Visualizzazione post con etichetta ambiente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ambiente. Mostra tutti i post

domenica 25 giugno 2023

Scienziati contro la Guerra



Appello per fermare la guerra in Ucraina


Siamo un gruppo di scienziati, ricercatori, medici e cittadini preoccupati per la salvaguardia della salute umana come pure dell'ecosistema terrestre. Vediamo che, dopo oltre un anno dal suo inizio, la guerra in Ucraina non dà evidenza di arrivare a una conclusione. In aggiunta all’impatto diretto sulla popolazione in termini di sofferenza umana e infrastrutture sociali ed economiche, cui bisogna far fronte con la solidarietà internazionale ed evitando di alimentare ulteriormente il conflitto, la guerra sta facendo enormi danni sociali e ambientali. Alcuni dei principali effetti negativi comprendono:

1.   Inquinamento dell'aria: durante le operazioni militari, l'uso di armi convenzionali (bombe, missili e proiettili) genera inquinamento atmosferico come risultato dalla combustione di carburanti, esplosioni e incendi che rilasciano particolato, gas tossici e altre sostanze inquinanti..
2.   Contaminazione del suolo: l'impiego di armi convenzionali contamina il suolo a causa delle esplosioni, delle sostanze chimiche presenti negli ordigni o dei rilasci di materiali pericolosi. La contaminazione del suolo danneggia l'ecosistema locale e ha effetti a lungo termine sulla salute umana, sull’agricoltura e sulla biodiversità.
3.   Inquinamento delle acque: gli scontri militari causano l'inquinamento delle risorse idriche. Le esplosioni possono contaminare i fiumi, i laghi e le falde acquifere con sostanze chimiche, metalli pesanti e altre sostanze nocive. Tutto questo ha un impatto negativo sulla fauna acquatica, sulla flora e sulla qualità dell'acqua potabile.

 4.    Distruzione degli ecosistemi: le operazioni militari coinvolgono la distruzione diretta degli habitat naturali, come foreste, fiumi e laghi, zone umide e aree protette. La perdita di habitat può portare all'estinzione di specie animali e vegetali, interrompere le catene alimentari e compromettere l'equilibrio ecologico di intere regioni. Il risultato è la compromissione della stabilità degli ecosistemi e un’influenza negativa sulle reti alimentari e sull'equilibrio naturale.
5.   Effetti a lungo termine sulla salute umana: l'uso di armi convenzionali causa danni alla salute umana sia direttamente che indirettamente, attraverso l'esposizione a sostanze chimiche tossiche e all'inquinamento ambientale. Le conseguenze a lungo termine includono malattie respiratorie, problemi neurologici, disturbi genetici e aumenti del rischio di cancro.


Questi gravissimi danni ambientali e umanitari, che ricadono in primis e in maniera drammatica sul territorio Ucraino e sulla popolazione locale, hanno inevitabilmente effetti in tutta Europa e nel mondo intero. In aggiunta, il gran numero di mine sparpagliate nelle zone di combattimento, sia pure regolato da alcuni trattati internazionali, rischia di rimanere una minaccia per la popolazione civile locale per molti anni. Per non parlare dei danni alla salute che deriverebbero dall'uso di munizioni all'uranio impoverito. La distruzione della diga di Nova Kakhovka ha messo a rischio il sistema di raffreddamento degli impianti nucleari di Zaporizhzhya. Secondo l’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) si tratta di una “situazione potenzialmente pericolosa." Ricordiamo che i sei impianti della centrale di  Zaporizhzhya formano una delle centrali nucleari più grandi del mondo e i danni che potrebbero derivare dalla mancanza di raffreddamento, come pure da un attacco militare diretto, sono spaventosi. Per non parlare della possibilità di un'ulteriore espansione del conflitto con l'uso di armi nucleari.


Secondo l’ultimo rapporto Sipri, la spesa militare mondiale è stata nel 2022 di oltre duemila miliardi di dollari, più grande dell’intero PIL Italiano. Questo significa che oltre l’equivalente di tutta la ricchezza prodotta dall’Italia, una delle nazioni “ricche” del mondo, viene dilapidata in spese militari. Le stime sui costi della guerra in Ucraina sono incerte, ma sono certamente una frazione importante di questa cifra.  E questo non include i costi futuri per ricostruire e bonificare le zone interessate dalla guerra. Non possiamo permetterci di sprecare queste risorse preziose in una guerra quando ne abbiamo bisogno per sostenere la transizione ecologica e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile (SDG). Questo è vero specialmente in un momento in cui assistiamo ad un'accelerazione del riscaldamento globale, come pure del degrado degli ecosistemi che sostengono la vita terrestre. Abbiamo bisogno di tutte le risorse disponibili per affrontare questa situazione che sta mettendo a rischio la sopravvivenza del genere umano


Invitiamo pertanto il governo italiano ad adoperarsi con decisione per una soluzione diplomatica del conflitto, in particolare per una tregua immediata che fermi l'uso delle armi, ponga fine al conflitto, garantisca tutto il supporto umanitario possibile alle popolazioni coinvolte, permetta di bonificare le zone contaminate e consenta di mettere in sicurezza gli impianti nucleari vicini alla zona del fronte.



 Firmato


  1. Simona Agger, architetto,  Member of the Board of  SIAIS  (Italian Society of Architecture and Engineering for Healthcare), HCWH-EU  (Health Care Without Harm- Europe), EuHPN  (European Health Property Network), IFHE International  (International  Federation of Health Engineering).

  2. Nicola Armaroli, Research Director – Istituto ISOF-CNR,  PHEEL Unit. Bologna

  3. Marino Badiale, Dipartimento di Matematica, Università di Torino

  4. Vincenzo Balzani, già professore Ordinario, Università di Bologna

  5. Ugo Bardi, Club di Roma,  già Docente Dipartimento di Chimica, Università di Firenze

  6. Antonio Bonaldi, medico di Sanità Pubblica già direttore sanitario di Aziende Ospedaliere-Universitarie

  7. Carlo Cacciamani, dirigente presso arpa-simc, Università di Bologna.

  8. Marco Cervino, fisico, ricercatore in ISAC-CNR, Bologna

  9. Mario Cirillo, ingegnere, già direttore del Dipartimento per la valutazione, i controlli e la sostenibilità ambientale di ISPRA.

  10. Paolo Crosignani, già primario di epidemiologia ambientale, istituto tumori, MIlano.

  11. Daniela Danna,Ricercatore Universitario, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università del Salento. 

  12. Roberto Danovaro, ecologo, Università Politecnica delle Marche

  13. Aldo Di Benedetto già Dirigente medico Ministero della Salute

  14. Andrea Di Vita, fisico, Visiting Scientist al Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale,Università di Genova

  15. Rosella Ferraris Franceschi già prof. Ordinario nel Dipartimento di Economia Aziendale Università di Pisa, Già Preside della Facoltà di Economia, Uni. Pisa, Già Membro eletto del CUN (consiglio universitario nazionale) presso Ministero dell'Università.

  16. Carlotta Fontana, architetto, Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura, Politecnico di Milano

  17. Francesco Forastiere, medico epidemiologo. Direttore scientifico della rivista Epidemiologia e Prevenzione.

  18. Andrea Gardini, medico

  19. Emilio Gianicolo, Dr. Rer. phsyik reasearch associate at Universitätsmedizin der Johannes Gutenberg-Universität Mainz, Germany

  20. Anna Gigli, già ricercatrice presso l'Istituto di Ricerche della Popolazione e le Politiche Sociali del CNR, Roma.

  21. Francesco Giorgelli, biologo Vicepresidente CUG UNIPI Formatore Qualificato Salute & Sicurezza

  22. Francesco Gonella, Professore ordinario di Fisica, Università Ca' Foscari Venezia.

  23. Paolo Lauriola, medico epidemiologo, " Coordinatore Rete Italiana Medici Sentinella (RIMSA)".

  24. Tommaso Luzzati, docente di Economia Ecologica e Sustainable development Dipartimento di Economia e Management, Università di Pisa.

  25. Cristina Mangia, Ricercatrice Ambientale. CNR, Lecce

  26. Alberto Mantovani, medico veterinario, tossicologo già direttore di ricerca ISS.

  27. Giulio Marchesini R.Professore “Alma Mater” di Scienze Tecniche Dietetiche, Università di Bologna. Honorary Professor, Aarhus University, Denmark

  28. Maria Teresa Maurello, medico di Sanità pubblica. Già direttore UOC Igiene e Sanità Pubblica Az.USL Toscana Sud-Est.

  29. Daniele Menniti, ingegnere, Ordinario di Sistemi Elettrici per l'Energia Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale Università della Calabria

  30. Eduardo Missoni, medico specialista in medicina tropicale, docente di salute globale e sviluppo presso SDA Bocconi, Università Milano-Bicocca e Università Statale di Milano.

  31. Walter Moladi, studioso temi climatici e energia. Torino

  32. Vitalia Murgia, medico pediatra, Docente al Master inter-ateneo in Clinical Pharmacy Università Milano, Cagliari e Granada.

  33. Lorenzo Pagliano, fisico, professore Associato di Advanced Building Physics al Politecnico di Milano, Direttore di end-use Efficiency Research Group.

  34. Maria Grazia Petronio, medico di Sanità pubblica. Già direttore UOC Igiene e Sanità Pubblica Az.USL Toscana Centro e membro CT VIA-VAS Ministero Ambiente.

  35. vanes poluzzi - dirigente - ARPA Emilia Romagna, Università di Bologna

  36. Paolo Rognini, docente di Ambiente e Comportamento Umano,  Università di Pisa.

  37. Francesco Romizi, giornalista ambientale

  38. Roberto Romizi, medico di medicina generale, Arezzo.

  39. Tiziana Sampietro, medico, già direttrice centro dislipimie ereditarie, Fondazione Monasterio, Pisa.

  40. Rosa Tavella, medico ospedaliero internista, Lamezia Terme.

  41. Micol Todesco, Direttrice della Sezione di Bologna, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

  42. Mauro Valiani, medico del lavoro, già direttore del Dipartimento di Prevenzione Az.USL di Empoli.

  43. Margherita Venturi, Dipartimento di Chimica "G. Ciamician," Bologna 

  44. Sandra Vernero, medico, cofondatore e past president di Slow Medicine ETS, coordinatore di Choosing Wisely Italy.

  45. Monica Zoppè, biologa all’Istituto di BioFisica CNR, Milano. Esperta di comunicazione scientifica e di rischi legati alle sperimentazioni biologiche


Nota: Le firme di questo appello sono individuali e non implicano il coinvolgimento delle rispettive istituzioni di appartenenza. Se volete firmarlo, inviate una mail a ugo.bardi(aggegginostrano)unifi.it specificando il vostro nome, cognome, qualifica, e istituzione di appartenenza

 


mercoledì 3 maggio 2023

Notizia in anteprima: si ripubblica "Viaggiare Elettrico" in versione aggiornata

 


Pubblicato nel 2017, "Viaggiare Elettrico" non aveva avuto una grande diffusione; era probabilmente troppo presto per parlare di certe cose al grande pubblico. Ma si è rivelato assai profetico. Oggi, la produzione e la vendita dei veicoli elettrici sta letteralmente esplodendo, causando anche dei discreti mal di pancia ai fautori delle vecchie auto a combustione e generando una certa perplessità nel pubblico, che ancora non ha chiaro molte cose riguardo ai nuovi mezzi. 

Così, l'autore (Ugo Bardi) e l'editore (Luciano Celi) si sono messi d'accordo per una riedizione aggiornata del libro. Ci stiamo lavorando sopra, speriamo di poterlo fare uscire in tempi abbastanza brevi. Aggiornato, espanso, con nuovi dati e nuove prospettive. 

Nel frattempo, se proprio non potete aspettare per saperne di più sui veicoli elettrici, potete ancora acquistare la versione corrente del libro sul sito dell'editore!





lunedì 27 marzo 2023

Piccolo lessico di politica ambientale

 

Di  | Mar 6, 2023 | Da "Apocalottimismo"


Cosa in realtà significano le parole usate nei discorsi e nei documenti politici.

  • Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • Buffer
  • Evernote
  • Gmail
  • Delicious
  • LinkedIn
  • Blogger
  • Tumblr

Un succinto lessico per decrittare le parole usate dalla politica parlando di ambiente e dintorni; basato su circa 40 anni di pratica.

Albero: Oggetto pericolosissimo da eliminare prima possibile.
Ambientalista: individuo nemico del progresso, socialmente pericoloso.
Area protetta (tutte le tipologie): Territorio arretrato, in attesa di sviluppo e valorizzazione (v.).
Attivista climatico: Pericoloso terrorista ossessionato dal cambiamento climatico (v.), noto anche come “gretino”.
Biodiversità: suono inarticolato emesso dai nemici del progresso.
Biosfera: Idem
Bosco abbandonato: Superficie boschiva suscettibile di taglio.
Cambiamento climatico: Leggenda urbana molto utile per ottenere fondi per lo sviluppo di nuove attività industriali.
Comitato scientifico: consesso di cattedratici la cui opinione non è comunque rilevante.
Conversione energetica: fonte di finanziamento per incrementare i consumi complessivi di energia.
Decisione politica: So che è sbagliato, ma lo voglio fare lo stesso.
Democratico: Concorde con le mie opinioni.
Ecologia: Attività industriale di raccolta e smaltimento rifiuti.
Ecologico: Prodotto recentemente lanciato sul mercato.
Ente Parco: Organismo politico-amministrativo dedicato allo sviluppo/valorizzazione di un determinato territorio (v.).
Natura incontaminata: Gradevole paesaggio bisognoso di valorizzazione (v.)
Non democratico: In disaccordo con le mie opinioni.
Pista ciclabile: Infrastruttura utile alla valorizzazione (v.) di aree altrimenti vincolate.
Processo partecipativo: Farraginosa procedura che consiste nel convocare persone per informarle tardivamente e parzialmente circa le decisioni già assunte dall’amministrazione e stilare un elenco delle loro lagnanze da seppellire poi in un cassetto.
Progresso: Divinità suprema che si manifesta tramite la crescita dal PIL.
Servizio di vigilanza (riferito alla vigilanza ambientale): Organizzazione paramilitare dedita a disturbare i cittadini nell’esercizio dei loro diritti.
Servizio di vigilanza (riferito ad ogni altro contesto): Prezioso organismo di controllo della cittadinanza.
Sicurezza: Eccellente pretesto per bypassare qualunque ostacolo alla porcata che vuoi fare.
Sostenibile: Parola magica utile per ottenere i finanziamenti pubblici necessari alla valorizzazione privata.
Stato di emergenza climatica: Formula priva di significato, ma necessaria per sbarazzarsi di imberbi gretini (v.)
Sviluppare: Costruire qualunque cosa, ma costruire.
Valorizzare: Realizzare un profitto dalla distruzione di una risorsa.
Valutazione di Incidenza o impatto ambientale (Vinca/Vas/Via): Complessa procedura finalizzata a pagare un professionista affinché trovi un modo fantasioso per asserire che il progetto di sviluppo e valorizzazione in questione non ha impatti negativi di sorta.
Viabilità: Divinità ancillare del Dio Progresso.
Vincolo: fastidiosa ed assurda norma che costringe a complicate manovre per valorizzare (v.) un’area.