Visualizzazione post con etichetta era glaciale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta era glaciale. Mostra tutti i post

lunedì 22 agosto 2011

Caldo, caldo, caldo


Va bene che un'ondata di calore, di per se, non è la stessa cosa del cambiamento climatico, ma che i media continuino a parlare allegramente di "bel tempo" quando qui stiamo soffocando, ci vuole veramente un bel coraggio. Insomma, le paroline magiche "riscaldamento globale" proprio non c'è verso di farle venir fuori.

Il termometro sulla terrazza di casa mia segna 38.2 gradi. Sono le 18 del 22 Agosto 2011. Si toccano i massimi che avevo misurato l'anno scorso.  Ieri, l'osservatorio Ximeniano di Firenze aveva segnato 40.75 gradi, che è il record assoluto delle temperature di Agosto misurate a Firenze dal 1813.

Vi faccio anche vedere una foto di oggi di Lina, la mia gallina



Notate le ali semiaperte e il becco, anche quello semiaperto. La povera bestia sta malissimo per il caldo. Mi hanno detto dei miei amici che stanno in Texas che laggiù molte galline stanno morendo per crisi cardiaca - non sono abituate a certe temperature. Questa è un'ovaiola robusta ma, se questo caldo non finisce, ho paura per la sua sopravvivenza.

Data la situazione, attenzione agli incendi. Sono stato a spasso nel bosco, ieri. E' tutto secco; aghi di pino sparpagliati ovunque. Basta nulla per dar fuoco alle polveri. Per ora, si segnalano solo piccoli incendi, ma potrebbe andare peggio. Stateci attenti!!

Per finire, ogni volta che mi trovo a ragionare di queste cose, mi viene da pensare a quelli che continuano a parlare di era glaciale imminente. Mi verrebbe voglia di chiuderli tutti dentro un frigorifero per un po'; così perlomeno si potrebbero ripetere fra di loro "hai visto che è arrivata l'era glaciale!!!" Cosa che gli piace fare moltissimo, dato che lo fanno tutto il tempo.... mah....?




venerdì 17 dicembre 2010

"Quando gli scienziati prevedevano il raffreddamento globale": un'altra delle tante leggende sul clima


 La pagina iniziale di un numero del 1953 di "Scienza Illustrata. "Le calotte glaciali si ritirano ogni anno. Quando saranno fuse, il livello degli oceani si eleverà di trenta metri e molte città costiere saranno sommerse" Questo articolo, da solo, è più che sufficiente per sfatare la leggenda che vuole che gli scienziati prevedessero un'era glaciale solo poche decine di anni fa.

 
Mi è capitato in mano per caso un numero di "La scienza illustrata" che era stato di mio zio ingegnere. La copertina si è persa molto tempo fa, ma dai testi deduco che risale al 1953. Faceva parte delle mie letture quando avevo - probabilmente - meno di 10 anni e me ne ricordo quasi tutte le pagine. Ci trovo ancora le mie risposte al "Quiz a Premi" dove avevo risposto correttamente "no" alla domanda se l'iguana vive nell'Africa Orientale.

In questo numero, trovo un articolo a firma di Ugo Maraldi intitolato "Caldo al Polo" dove si parla del riscaldamento globale già in atto in quegli anni. Evidentemente, gli scienziati se ne erano già accorti, nonostante che la rete di monitoraggio delle temperature non fosse così estesa come lo è oggi. Lo vedevano dal ritiro dei ghiacci, dai cambiamenti nella vegetazione e nel comportamento degli animali.


A partire da questo ritrovamento, sono andato a cercarmi - e ho ritrovato - un libro di Ugo Maraldi che mi ricordavo aver letto in gioventù. E "Il romanzo della terra" pubblicato dalla società editrice internazionale nel 1956. Di questo libro mi ricordavo abbastanza poco ma è una specie di compendio di tutto quello che si sapeva di scienze della terra a quel tempo. Anche li', si parla del riscaldamento globale in corso.

Sia qui che nell'articolo su "Scienza Illustrata" Maraldi non sa, e non può sapere, che cosa stia causando il ritiro dei ghiacci. Non si sapeva ancora che la concentrazione di CO2 nell'atmosfera stava aumentando: il lavoro di Keeling e di Revelle doveva ancora arrivare. Quindi Maraldi attribuisce il cambiamento ai cicli orbitali, quelli di Milankovich, ma non riesce comunque a spiegare come mai si sta andando verso un riscaldamento. Di certo, già negli anni '50 si sapeva dei cicli glaciali/interglaciali e Maraldi ritiene che a lungo andare torneremo a un era glaciale, ma dice che ci vorranno ancora 20.000 anni.

Maraldi era stato prima pilota dell'aeronautica militare e poi, dopo la guerra, si era dato alla divulgazione scientifica. Non era uno scienziato e questi suoi testi sono parecchio aneddotici. Però, il suo mestiere di divulgatore lo faceva e questi testi sono abbastanza rappresentativi di quello che si sapeva di geologia a quel tempo. E il racconto di Maraldi è più che sufficiente per sfatare la vecchia leggenda che vorrebbe gli scienziati talmente confusi e inetti da aver creduto a un'era glaciale imminente solo poche decine di anni fa.

Un'altra cosa che viene fuori da questi vecchi testi è quanto abbiamo progredito in quasi 50 anni. In confronto alla moderna "scienza dei sistemi terrestri" il libro di Maraldi sembra risalire all'epoca dei Sumeri. E immaginatevi quante cose ci sono ancora da imparare e da scoprire sul clima terrestre!

giovedì 16 dicembre 2010

E meno male che doveva arrivare l'era glaciale......


Immagine di John Wahr, via "Climate Change" E' il record assoluto di decrescita dei ghiacci in Groenlandia, circa due teratonnellate (duemila miliardi di tonnellate) in meno dal 2001.

martedì 11 maggio 2010

L'era glaciale continua a farsi attendere


Meteo e clima sono due cose diverse. Il primo è un fenomeno locale mentre l'altro ha una natura globale.

Anche un bambino capisce questo semplice concetto, non servono certo i climatologi. Il semplice buon senso dovrebbe dirci che quando arriva un'ondata di gelo è una sciocchezza sostenere che il riscaldamento globale non esiste e che anzi stiamo "evidentemente" andando verso una nuova era glaciale (ovviamente questo vale anche per le argomentazioni in senso contrario). Basta quindi usare il cervello per riconoscere questo tipo di argomenti come delle emerite castronerie e classificare come venditori di fumo quelli che se ne servono.

Come per esempio Fox News, il più sfacciato rappresentante degli interessi delle grandi corporazioni, inclusa  l’industria militare, petrolifera e del tabacco. Questo inverno infatti tutti i media di Murdock hanno suonato i loro tromboni contro la scienza del clima quando ci sono state massicce tempeste nel territorio americano. Più si spalava la neve via dalle strade e più loro spalavano letame addosso ai climatologi. Ovviamente ad un migliaio di chilometri da Seattle i canadesi dovevano usare la neve artificiale per far svolgere le olimpiadi invernali, ma questo piccolo dettaglio semplicemente spariva dai telegiornali.

Ok, adesso che l’ inverno è finito, che è successo alla neve americana? Sarà ancora tutta là come monito per gli stolti verso l'imminente arrivo della nuova era glaciale?

Non esattamente.

Il NOAA ci fa sapere nel suo rapporto mensile che non solo in aprile continua l’anomalia di caldo in larga parte del territorio americano, ma anche che il "Rutgers Snow Lab" riporta questo mese come in assoluto quello che ha avuto la copertura di neve nel Nord America più piccola e l'anomalia di questo tipo più grande mai documentata.

mercoledì 24 marzo 2010

L'era glaciale decisamente tarda a venire


La perdita di massa dei ghiacciai della Groenlandia è evidentissima e più rapida di qualsiasi previsione. Secondo i dati riportati su Climate Progress, il collasso totale dello strato di ghiaccio potrebbe avvenire già con poco più di 400 parti per milione di CO2 (siamo a 390, circa). Sui risultati di un evento del genere, è meglio non dire niente e forse non è il caso nemmeno di pensare a cosa potrebbe succedere. Limitiamoci a dire che quelli che credono che stiamo andando verso un raffreddamento globale faranno bene a prendersela con molta, molta calma.

lunedì 22 marzo 2010

L'era glaciale si fa molto aspettare.


Gli ultimi dati per la temperatura globale (terra + oceano) secondo un recente studio di James Hansen e collaboratori. L'era glaciale che tanti stanno aspettando, sembrerebbe, tarda proprio a venire.